PIllole di AVIS

Con questo lavoro l’Avis Comunale Savona vuole iniziare una serie di articoli che hanno la presunzione di illustrare cosa l’associazione fa e come di articolano al suo interno tutte le tematiche principali. Iniziamo con una semplice panoramica dell’associazione e a seguire verranno illustrate le caratteristiche operative e amministrative dell’ente.

1 – L’Associazione

Con i suoi oltre 1100 soci, l’AVIS comunale di Savona è una delle realtà associative più numerose del panorama cittadino. Ogni donatore può recarsi ogni tre mesi, se uomo, o ogni 6 mesi, se donna, nei locali di via Famagosta per il prelievo di 450ml di sangue intero. Questo è un po’ la routine per la maggior parte dei soci, ma non per tutti. Esiste un dietro le quinte, non sempre percepito, di persone che, oltre a donare il proprio sangue, donano una parte del loro tempo per fare in modo che il complesso meccanismo che sta intorno ad ogni prelievo si svolga senza imprevisti, in sicurezza e con elevatissimi standard di qualità certificati a livello internazionale. Le fondamenta di questo sistema poggiano su un consiglio direttivo che si riunisce almeno ogni 90 giorni al fine di prendere decisioni in merito a tutti gli aspetti della vita associativa. Il suddetto direttivo è costituito da 7 consiglieri tra cui un Presidente, un vice Presidente, un Segretario e un Tesoriere. Il presidente (che è il rappresentante legale dell’ente) o il suo vice, ha l’obbligo di indire il consiglio nei tempi stabiliti per un controllo degli atti amministrativi e contabili ed esercita la non meno importante funzione di rappresentanza in tutti i contesti pubblici in cui è richiesto. Il Segretario procede alla stesura dei verbali ed è responsabile della loro tenuta, dirige e controlla il funzionamento degli uffici, impartisce le disposizioni al personale per l’attuazione delle delibere del Consiglio Direttivo e ne sorveglia l’esecuzione, ha le funzioni di responsabile del personale e propone al Consiglio Direttivo tutti i provvedimenti del caso. Il Tesoriere sovrintende alle attività patrimoniali, amministrative ed alla gestione finanziaria della sede; predispone i bilanci consuntivi e preventivi, gestisce i rapporti bancari e postali secondo le modalità indicate statutariamente. Il Consiglio Direttivo da solo, però, non potrebbe sovraintendere allo svolgimento delle mille attività che il buon funzionamento dell’associazione comporta. L’Avis Comunale di Savona può contare anche su due segretarie di ruolo e decine di soci volontari che si alternano tutti i giorni per garantire i servizi essenziali quali, ad esempio, l’accoglienza dei donatori, la preparazione delle colazioni, la gestione della dispensa. Un piccolo, poliedrico ma affiatato manipolo di persone che lavora tutti i giorni per rendere possibile ancora una volta la magia del dono.

Autore: Nino Miano

In questo secondo lavoro si vuole illustrare una esperienza diretta. Il servizio civile universale non è un modo di sbarcare il lunario. È un lavoro serio che ti permette di acquisire esperienza di vita e lavorativa. Leggete e verificate.

2 – Un anno di servizio civile universale in Avis

            Svolgere il servizio civile universale significa compiere la scelta volontaria di dedicare un anno della propria vita nello svolgere un progetto che metta in atto azioni concrete per aiutare le comunità e il territorio. Allo stesso tempo, chi partecipa ha l’opportunità di conoscere diverse realtà e accumulare esperienze. Il servizio civile nasce negli anni ’70 come alternativa al servizio militare obbligatorio riservata a chi si dichiarava obiettore di coscienza. Nel 2004, il servizio di leva obbligatoria venne sospesa e poco dopo anche il servizio civile smise di essere obbligatorio, diventando appunto volontario e, successivamente, universale. Il servizio civile viene gestito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri ed è aperto a tutti i cittadini italiani dai 18 ai 28 anni. Per poter vedere tutti i progetti esistenti sul territorio e inviare la propria domanda di partecipazione, bisogna fare accesso online alla piattaforma DOL.

            Fra tutti i progetti proposti, ho scelto quello all’Avis Comunale, impegnandomi per un anno nel mondo delle donazioni del sangue. Non ero del tutto nuova alla donazione di sangue ma si trattava di qualcosa che avevo fatto in passato, senza pensarci troppo e senza dargli la giusta importanza. Naturalmente, sapevo che il sangue andasse alle persone che “stavano male” ma non avevo un’idea precisa di chi avesse bisogno di sangue e quanto ne servisse. Oltre alle persone coinvolte in incidenti, Il sangue donato è necessario per le trasfusioni a pazienti malati di tumori, leucemie, anemie. Inoltre, per operazioni chirurgiche e trapianti di organi, sono necessarie moltissime sacche di sangue: 4 per un trapianto di reni, 10 per un trapianto di cuore, 80 per un trapianto di midollo. Tutte dello stesso gruppo, cosa che adesso so essere non facile da ottenere. Inoltre, in Avis ho potuto imparare anche a cosa serve donare il plasma e come avviene la raccolta di questo emocomponente, necessario per produrre medicinali salvavita e per il trattamento dei grandi ustionati, ed ho appreso che si possono anche donare piastrine, cosa che però non sono ancora riuscita a fare.

            Non solo raccolta di sangue; ho potuto partecipare agli incontri nelle scuole per far capire ai più giovani come e perché donare sangue. Difatti, sebbene ci sia un alto numero di donatori “storici”, il loro tempo per donare sangue sta arrivando alla fine ed è necessario che ci sia un gran numero di persone pronte a prendere il loro posto per raggiungere e mantenere l’autosufficienza. Durante gli incontri nelle scuole non viene solo messa in atto una sensibilizzazione al dono ma parliamo anche di cosa significhi essere una persona generosa e altruista e di come condurre uno stile di vita sano. Sottolineiamo come donare sangue non debba essere un’azione svolta solo una volta e basta, ma debba diventare parte della routine di una persona che sceglie di fare questo gesto altruista. Gli uomini possono donare sangue massimo 4 volte all’anno, mentre le donne in età fertile 2. In media, per compilare il questionario e donare sangue, i donatori impiegano circa 1 ora. Veramente pochissimo del loro tempo per fare un gesto così grande.

            Fra le altre cose di cui mi sono occupata quest’anno, ho collaborato nella gestione dei social network dell’Avis comunale di Savona ed ho potuto realizzare locandine e manifesti che sono poi stati appesi per tutta la città. Inoltre, ho avuto contatto diretto con i donatori, convocandoli telefonicamente se necessario ed occupandomi occasionalmente dell’accoglienza. Per me, tutto questo è stato molto utile ed interessante visto che studio Comunicazione all’università. Ci sono stati anche degli incontri con l’associazione ADMO ed ho potuto anche imparare come avviene la modalità di tipizzazione per diventare donatori di midollo osseo. Spero di aver avuto un ruolo anche io nel mio piccolo promuovere nel promuovere i concetti di solidarietà e altruismo nei vari incontri che abbiamo avuto quest’anno e di aver aiutato persone ad avvicinarsi al mondo della donazione.

Autore: Noemi Arrigoni

In questo terzo lavoro si vuole illustrare il ruolo istituzionale del Presidente. Ruolo assolutamente da non trascurare e sottovalutare. Leggere per credere!

3 – Il Presidente

            Questo soggetto misterioso è il responsabile legale dell’associazione. È colui che di fronte alla legge ha la responsabilità della struttura fisica, dell’eventuale personale e della gestione interna. Ha la firma sociale di fronte a terzi e in giudizio. È organo istituzionale dell’Associazione.

            Lo Statuto enuncia che convoca e presiede l’Assemblea Comunale degli Associati, il Consiglio Direttivo e l‘Ufficio di Presidenza formulando l’ordine del giorno delle riunioni. Ha il dovere di curare l’esecuzione e l’attuazione delle delibere del consiglio direttivo. Propone al Consiglio Direttivo Comunale i nominativi delle persone che dovranno prestare la propria opera in favore dell’Associazione, a titolo di lavoro subordinato o autonomo ovvero di consulenza. Assumere, solo in casi di urgenza, i provvedimenti straordinari nelle materie di competenza del Consiglio Direttivo con l’obbligo di ratifica dello stesso Consiglio da riunire entro i successivi 10 giorni. In caso di suo impedimento temporaneo viene sostituito dal Vice Presidente che può firmare o presenziare durante l’assenza. Per l’espletamento delle sue funzioni è coadiuvato dal Segretario.

            In questo contesto tecnico c’è comunque la persona. Il Presidente, uomo o donna che sia, oltre a espletare i suoi compiti statutari è una figura che dovrebbe essere carismatica, vicino ai collaboratori diretti e perché no ai donatori. Inoltre l’entrata nel Terzo Settore ha comportato l’inasprimento burocratico dell’associazione coinvolgendo direttamente il Presidente con lo Spid o altro accesso elettronico. La sua presenza è importante perché dovrebbe essere da guida e sostegno. Non sempre è facile questo compito perché gli aspetti burocratici e legislativi sono molti e spesso il Presidente si deve mettere a studiare la materia. Concludo ricordando che fare il Presidente non è solo responsabilità ma anche piacere di poter dividere con il suo gruppo il momento conviviale con i donatori che hanno ognuno una sua storia in cui normalmente riusciamo ad esserne parte.

In questo quarto lavoro si vogliono illustrare i ruoli istituzionali delle due figure che accompagnano il Presidente, il Segretario e l’Amministratore. Si inserisce anche la figura di controllo che segue i bilanci preparati dall’Amministratore. Ruoli che sembrano passare in secondo piano ma assolutamente da non trascurare e sottovalutare. Eccoli!

4 – Il Segretario, l’Amministratore e l’Addetto Contabile e di Bilancio.

  Secondo il regolamento e lo statuto Il Segretario procede alla stesura dei verbali ed è responsabile della loro tenuta, dirige e controlla il funzionamento degli uffici, impartisce le disposizioni al personale per l’attuazione delle delibere del Consiglio Direttivo e del Comitato Esecutivo – ove istituito – e ne sorveglia l’esecuzione, ha le funzioni di Capo del Personale e propone al Consiglio Direttivo tutti i provvedimenti del caso.

L’ Amministratore (anche detto Tesoriere) sovrintende alle attività patrimoniali, amministrative ed alla gestione finanziaria della sede; predispone i bilanci consuntivi e preventivi, gestisce i rapporti bancari e postali secondo le modalità indicate statutariamente. Con l’entrata nel Terzo Settore la predisposizione dei bilanci è specificata per legge e non si può prescindere da essa. La struttura del bilancio dipende dalle entrate dell’ente; può essere sotto forma di rendiconto di cassa oppure di rendiconto gestionale (Stato Patrimoniale, Conto Economico e Relazione di Missione). Non c’è l’obbligo che il Tesoriere sia un Commercialista ma sicuramente deve essere una persona competente ed a conoscenza della materia. Inoltre sarà aiutato dalla figura “dell’Addetto Contabile e di Bilancio” che deve essere anch’esso persona competente. Quest’ultima figura che è un organo istituzionale è di supporto al Consiglio Direttivo, viene nominato dall’Assemblea Comunale e dura in carica 4 anni e può essere rinominato. Persona di adeguata esperienza (preferibilmente Ragioniere Commercialista o Commercialista) partecipa di diritto all’Assemblea Comunale ed è invitato a partecipare ai Consigli Direttivi. Oltre essere di supporto al Consiglio esamina i bilanci consuntivi e formula un’apposita relazione con le sue osservazioni e conclusioni sulla correttezza del bilancio e la sua corrispondenza alla documentazione contabile.

 Le persone fisiche che rappresentano i ruoli sopraindicati sono figure importanti nell’Associazione perché fanno parte del Consiglio Esecutivo che è quello formato da Presidente, Vice Presidente, Segretario e Amministratore. Inoltre nella gestione interna non è pensabile che il Presidente si sobbarchi tutte le attività e la formazione del Consiglio Esecutivo fa da unione con quello Direttivo per quelle attività urgenti o pratiche da espletare. Leggendo le righe sopra e gli articoli precedenti sembra di essere in una azienda. La struttura tutto sommato non differisce da quelle aziendali solo che il suo personale è composto da volontari e solo raramente l’associazione si può permettere del personale amministrativo specifico. Essendo tutti volontari lo spirito di appartenenza comporta un impegno particolare ed il lavoro che si svolge non è mai fatto in modo sterile e burocratico pur rispettando le normative. Anche chi in Associazione viene assunto non è un semplice dipendente, anche loro vengono coinvolti in quella atmosfera particolare dell’Associazione.

In questo quinto lavoro si vogliono illustrare gli scopi sociali e le sue attività. Il tutto vuole dare un senso a ciò che si fa e perché si fanno determinate azioni. Anche qui si scoprono interessanti novità.

5 – Scopi Sociali e Attività

            Ricordiamo innanzi tutto che L’Avis Comunale di Savona è un’associazione di volontariato, apartitica, aconfessionale, non lucrativa, che non ammette discriminazioni di genere, etnia, lingua, nazionalità, religione, ideologia politica; persegue esclusivamente finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, non ha fini di lucro. Inoltre ha lo scopo di promuovere la donazione di sangue intero e/o di una sua frazione, volontaria, periodica, associata, gratuita, anonima e consapevole, intesa come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e di civismo, che configura il Donatore quale promotore di un primario servizio socio-sanitario ed operatore della salute, anche ai fini di diffondere nella comunità locale i valori della solidarietà, della gratuità, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla salute.

            Che cosa si propone l’Associazione? Per primo obbiettivo il raggiungimento dell’autosufficienza di sangue e dei suoi derivati a livello nazionale, dei massimi livelli di sicurezza trasfusionale possibili e la promozione per il buon utilizzo del sangue; tutelare il diritto alla salute dei donatori e dei cittadini che hanno necessità di essere sottoposti a terapia trasfusionale; promuovere l’informazione e l’educazione sanitaria dei cittadini e le attività culturali di interesse sociale con finalità educative; favorire l’incremento della propria base associativa; promuovere lo sviluppo del volontariato e dell’associazionismo, anche attraverso progetti nell’ambito del Servizio Civile; promuovere partenariati e protocolli di intesa e stipulare convenzioni con le pubbliche amministrazioni e con soggetti privati; svolgere ogni ulteriore iniziativa concernente le attività di interesse generale.

            Per il raggiungimento degli scopi sociali istituzionali sopra enunciati, I’Avis Comunale di Savona coordinandosi con I’AVIS Nazionale, Regionale e Provinciale e con le Istituzioni Pubbliche territoriali competenti svolge in via esclusiva le attività di interesse generale ai sensi dell’art. 5 del Codice del Terzo settore, con riferimento a interventi e servizi sociali; interventi e prestazioni sanitarie; prestazioni socio-sanitarie; ricerca scientifica di particolare interesse sociale; educazione e formazione; beneficienza; protezione civile; promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali, nelle forme disciplinate dal regolamento nazionale.

            Come si traduce tutto ciò? Facendo attività di chiamata a mezzo lettera, telefono, SMS, e-mail. e attività di raccolta, tramite centro trasfusionale ospedaliero, a mezzo centro fisso Avis e a mezzo centro mobile (autoemoteca). Si può promuovere e organizzare campagne di comunicazione sociale, informazione e promozione del dono del sangue, nonché tutte le attività di comunicazione esterna, interna ed istituzionale di propria competenza territoriale. Si può collaborare con le altre associazioni di settore e con quelle affini che promuovono l’informazione a favore della donazione di organi e della donazione del midollo osseo. Viene promossa la conoscenza delle finalità associative e delle attività svolte e promosse anche attraverso la stampa associativa, nonché la pubblicazione di riviste, bollettini e materiale multimediale. Vengono svolte, anche in armonia con gli obiettivi e le finalità indicate dall’Avis Provinciale e/o Regionale e/o Nazionale, attività di formazione nelle materie di propria competenza anche per istituzioni ed organizzazioni esterne, con particolare riferimento al mondo della scuola e delle Forze Armate. Vengono promosse e si partecipa ad iniziative di raccolta di fondi finalizzate a scopi solidali ed umanitari, al sostegno della ricerca scientifica. Si intrattengono rapporti con gli organi della Pubblica Amministrazione e con le Istituzioni Pubbliche.

            Come è evidentemente sopra indicato esiste un profondo senso civico nelle nostre attività, da non trascurare e mai da dimenticare. L’obbiettivo è salvare delle vite.

PILLOLE DI AVIS

In questo sesto lavoro si vuole illustrare cosa è e cosa fa il Consiglio Comunale. Quest’organo istituzionale è l’anima dell’Associazione e sviscerarlo potrà illustrare dei fattori interessanti.

6 – Il Consiglio Direttivo

            La sua composizione può essere di minimo 5 elementi ovviamente eletti dall’ Assemblea Comunale dei soci. Il numero viene stabilito dall’ Assemblea elettiva (che avviene ogni 4 anni). Una volta formato il Direttivo questo elegge al suo interno il Presidente, il Vice presidente, il Segretario e il Tesoriere (che può coincidere, su delibera del consiglio stesso, con il Segretario); i rimanenti sono solo Consiglieri. Questo gruppo costituisce l’Ufficio di Presidenza. Il Consiglio si deve riunire almeno due volte l’anno. Una volta entro il 31 dicembre e l’altra prima dell’Assemblea annuale (gennaio-febbraio). Comunque tutte le altre volte che il Presidente possa decidere di convocarlo. La convocazione avviene per iscritto otto giorni prima. Ovviamente il consiglio è valido con la maggioranza dei consiglieri. Tutto ciò che si decide in consiglio deve essere approvato con la maggioranza dei voti per essere attuato. La mancata partecipazione alle sedute del Consiglio Direttivo Comunale per tre volte consecutive, senza giustificato motivo, determina la decadenza dal Consiglio medesimo. Durante il mandato di quattro anni può capitare che uno o più consiglieri si allontanino subentrano i non eletti fino alla totale copertura dei posti. Se questo non avvenisse occorre convocare l’Assemblea dei soci per la loro sostituzione. I nuovi consiglieri decadranno a fine del mandato di tutti i precedenti. Naturalmente in un mandato venissero a mancare la maggioranza dei consiglieri decade l’intero consiglio direttivo. I poteri spettanti al consiglio sono la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione a parte quelli spettanti all’ Assemblea ordinaria dei soci che vedremo in altro capitolo. Il consiglio può decidere di nominare un Direttore Generale e/o un Direttore Amministrativo fissandone poteri e limiti organizzativi. Il consiglio può ancora decidere di creare un Comitato Esecutivo (composto secondo le modalità enucleate con apposita delibera, nella quale verranno stabilite anche le competenze del Comitato medesimo) nonché emanare regolamenti per la disciplina interna dell’Associazione.

            Possiamo definire il Consiglio Direttivo il cuore pulsante dell’Associazione. Dal suo interno vengono decise le attività correnti ed anche straordinarie. Ovviamente il suo operato sarà poi confrontato con l’Assemblea dei soci nella quale si potrà contestare o accettare il suo operato. Nulla è messo al caso e le riunioni consigliari devono rispettare le logiche democratiche della coesistenza ovviamente nel limite dello Statuto.

PILLOLE DI AVIS

In questo settimo lavoro si illustrerà la composizione e la competenza dell’Assemblea. In quanto primo organo istituzionale ha sue caratteristiche specifiche che illustreremo qui di seguito. Buona lettura!

7 – L’Assemblea degli Associati

            Quest’organo è costituito da tutti i soci iscritti all’ente e che non siamo decaduti. Ogni socio ha diritto ad un voto e può farsi rappresentare, con delega scritta, da un altro socio. Inoltre ogni associato può farsi delegare da tre soci se il totale degli iscritti è inferiore ai 500 membri altrimenti sono cinque se si supera la soglia prima indicata. L’Assemblea si riunisce almeno una volta all’anno entro febbraio per approvare il Bilancio consuntivo predisposto dal consiglio direttivo e ratificare il preventivo finanziario approvato dal consiglio stesso. Inoltre l’Assemblea si può riunire ogni qualvolta occorre deliberare atti specifici di propria competenza (ricordiamo eventuali interessi vitali dell’Associazione o impossibilità di funzionamento degli organi interni). L’assemblea è convocata dal suo Presidente almeno 15 giorni prima per iscritto. È valida in prima convocazione se all’assemblea partecipano almeno la metà dei soci altrimenti in seconda convocazione qualunque siamo i partecipanti. Ogni delibera dell’assemblea riconosciuta valida deve essere approvata con la maggioranza dei presenti. Per le modifiche statutarie l’Assemblea deve essere straordinaria e per essere valida in prima convocazione devo partecipare almeno la metà degli associati, in seconda convocazione un quarto, in terza un decimo e in quarta il due per cento. Per lo scioglimento dell’Associazione occorrono il voto favorevole dei tre quarti dei soci. Partecipano di diritto all’Assemblea i componenti del consiglio direttivo e componenti dell’Organo di controllo o l’Addetto contabile e di bilancio. La convocazione viene inviata anche alla struttura superiore avisina.

            Come si è dedotto dal testo precedente l’assemblea può essere ordinaria e/o straordinaria. A quella ordinaria spetta l’approvazione del Bilancio Consuntivo, la ratifica del preventivo finanziario, l’approvazione delle linee di indirizzo per il funzionamento dell’Associazione, la nomina e la revoca dei componenti del consiglio direttivo, la nomina dei delegati alle strutture superiori, la nomina dell’Addetto contabile e di Bilancio e/o organo di controllo, la formulazione dei candidati alle cariche elettive alle strutture superiori, la nomina dei eventuali liquidatori. A quella straordinaria spetta l’approvazione delle modifiche statutarie, lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione dell’eventuale patrimonio.

            Con quest’organo si vuole rappresentare tutta la democraticità dell’associazione. In esso vengono espressi tutti quegli atti attraverso i quali ogni socio viene rappresentato e può esprimersi liberamente. Purtroppo ogni anno si fa fatica ad interessare i soci perché il socio donatore preferisce donare e basta. Si auspica sempre un maggior interessamento di tutti i soci.

PILLOLE DI AVIS

In questo ottavo lavoro si vuole illustrare quel lavoro di sottofondo che la segreteria sviluppa e che spesso non viene considerata. Buona lettura!

8 – La Segreteria

            Questa semplice parola indica il punto centrale dell’associazione. In essa passano tutte le attività dell’ente. In una associazione come l’Avis Comunale occorre saper gestire la donazione, la sua burocrazia e controllare che tutte le attività confacenti rispettino i dettami del sistema di qualità. Ebbene sì, l’associazione ha un sistema di qualità che descrive e mette nero su bianco come, quando e dove il volontario, il medico e l’infermiere si devono comportare. Ogni elemento ha la sua funzione ben indicata nel rispetto delle norme sanitarie e legali.

            Nell’ambito del mondo della donazione abbiamo il ricevimento del donatore, la visita medica, il prelievo e il ristoro. Tutto deve essere pronto per la donazione e la segreteria ha la sua supervisione e gestione dei volontari.

            Nell’ambito della struttura fisica della sede occorre che ci sia tutto in ordine per i permessi autorizzativi sia comunali che sanitari e qui interviene la segreteria per la conservazione dei documenti e il controllo delle scadenze amministrative.

            Nel sistema di qualità la segreteria tiene in ordine l’infinità di documentazione necessaria per dimostrare l’attività circolare di controllo che viene fatta in tutte le attività (strumentazioni, poltrone, carrello d’emergenza, pulizia locali, altro).

            La propaganda nelle scuole. Ogni scuola che sia elementari, medie, superiori o università ha un suo referente. La segreteria prende contatti con ognuno di loro e nota bene, possono essere più di uno per ogni ordine e grado. Gli incontri ovviamente saranno di tipologia diversa per ogni scuola da visitare e ogni anno abbiamo più di una ventina di incontri. Per ogni incontro occorre un medico, più volontari e materiale propagandistico necessario.

            Nulla è lasciato al caso; per ogni attività interna o esterna all’associazione occorre del personale preparato che sappia districarsi nei meandri della burocrazia e ricordiamoci gli interlocutori sono vari e variegati. Ognuno con il suo carattere e capacità colloquiale che può non essere delle migliori talvolta. La segreteria si raffronta con tutti con cordialità e rispetto anche se talvolta incontra i cosiddetti “muri di gomma”. La segreteria spesso si trova a dovere dare delle risposte al nostro esecutivo non facili ma la sua competenza e capacità dà lustro all’associazione stessa.

PILLOLE DI AVIS

In questo nono lavoro si cerca di illustrare cosa è e come si raccolgono il sangue e il plasma. Buona lettura!

9 – Il sangue e il plasma

Proviamo a capire qual è la differenza tra sangue e plasma e come viene donato.

Il Sangue costituisce circa l’8% del peso corporeo ed è composto dai globuli rossi, globuli bianchi e piastrine che viaggiano nelle nostre vene e arterie sospese nel plasma, sostanza ricca di proteine, zuccheri, grassi e sali minerali. Le sue funzioni sono molteplici; trasporta le sostanze in tutto il corpo, difende da agenti estranei, ripara i danni e ferite a carico dei vasi sanguigni, distribuisce il calore generato dalla contrazione muscolare attraverso il controllo della circolazione periferica.

Si compone per il 55% di plasma e per il restante 45% da globuli rossi (44%), globuli bianchi e piastrine (1%).

  • I globuli rossi, detti anche Emazie o Eritrociti sono le cellule che trasportano l’ossigeno dai polmoni ai tessuti e l’anidride carbonica dai tessuti ai polmoni, per essere espulsa. Sono le cellule che contengono l’emoglobina, la proteina che lega l’ossigeno e conferisce il tipico colore rosso. Sono in un millimetro quadrato una quantità che varia dai 4 ai 5 milioni!
  • I globuli bianchi, invece, sono molto meno numerosi dei globuli rossi: la proporzione è di 1 a 600. Sono cellule del sangue che svolgono un ruolo fondamentale nel sistema immunitario, difendendo l’organismo da infezioni, virus, batteri e altre minacce. Vengono prodotte dal midollo osseo e circolano nel sangue pronti ad intervenire quando necessario. Sono la prima linea di difesa del nostro corpo contro gli agenti patogeni e corpi estranei.
  • Infine, le piastrine, anche chiamate trombociti, sono piccoli frammenti cellulari presenti nel sangue che svolgono un ruolo cruciale nella coagulazione. La loro funzione principale è quella di arrestare la perdita di sangue in caso di lesioni o ferite, aderendo al sito della lesione e formando un “tappo” che impedisce un’eccessiva fuoriuscita di sangue.

Il Plasma, caratterizzato da un color paglierino, è composto per il 90% da acqua, nella quale sono disciolti sali e proteine; ricordiamo albumina, fibrinogeno, fattore VIII, fattore IX e immunoglobuline (tutte queste sostanze chiamate plasmaderivati si ottengono con un procedimento di frazionamento).

Ad oggi sono riconosciuti 8 gruppi diversi di sangue comune che si differenziano da determinati Antigeni; è di vitale importanza, quando si tratta di trasfusioni, la compatibilità del sangue. Ricordiamo che lo 0 negativo può donarlo a tutti mentre l’AB positivo lo può ricevere da tutti.

COME FUNZIONA LA DONAZIONE DI QUESTI EMOCOMPONENTI?

La donazione di sangue intero: la quantità di sangue donato è stabilita per legge ed è di 450 ml. Gli uomini possono donare ogni 90 giorni, mentre le donne in età fertile solo due volte l’anno. Una volta raggiunta la menopausa, anche loro possono donare ogni 90 giorni senza impedimenti. Il tempo della donazione dura circa 15 minuti e non si può procedere a meno che l’emoglobina non raggiunga i valori minimi di 13,5 g/dl per l’uomo e 12,5 g/dl per la donna, dato che viene verificato ogni volta prima di iniziare il processo di donazione tramite un emoglobinometro. Il sangue non ha bisogno di macchinari esterni per essere preso. Con un ago si perfora la vena e il sangue e viene incanalato nella sacca specifica; verrà poi trasfuso a chi ne avrà bisogno per carenza di globuli rossi, piastrine e plasma.

La donazione del plasma: si effettua con la procedura di aferesi. Ci si avvale di una apparecchiatura detta Separatore Cellulare che ha la funzione specifica di separare i diversi componenti del sangue – ovviamente in un circuito sterile. La parte rossa viene rinfusa nel donatore tramite soluzione fisiologica. Una donazione di plasma dura dai 40 ai 50 minuti e si raccolgono circa 700 ml, mentre una donazione di piastrine può durare fino a 60 minuti. Vengono accettati come donatori anche coloro che non raggiungono i livelli di emoglobina richiesti per la donazione sangue. L’intervallo tra donazioni di plasma per legge è di 15 giorni e si può arrivare a un massimo di 20 donazioni l’anno. La particolarità della donazione di plasma è che questo viene raccolto per la produzione di farmaci plasmaderivati (albumina, fattori della coagulazione, gammaglobuline); la restante parte verrà utilizzato direttamente dagli ospedali per uso clinico, come per esempio nella cura per i gravi ustionati.

La donazione sangue/plasma è veloce e sicura per il donatore, che può approcciarsi al mondo della donazione dai 18 ai 60 anni. I donatori attivi possono continuare sino ai 65/70 anni, sempre se la loro salute lo rende possibile. Tuttavia, presto non potremo più contare sui donatori di vecchia data e c’è una grande necessità di incrementare il numero di nuovi, giovani donatori. Invitiamo chi legge a prendere i contatti con la nostra sede Avis – ora più che mai c’è bisogno di voi!