Lettera dal passato….
Luglio 20, 2024Che emozione trovare queste lettere!
Genova 30-7-65
Caro Marchetti,
Ho ricevuto, in data odierna, il vostro giornale “Noi dell’A.V.I.S.”.
Anche se nutro qualche sospetto, non so con certezza chi abbia pensato di inviarmelo. Comunque, se l’autore dell’idea voleva con ciò dimostrare che l’A.V.I.S. non dimentica mai i suoi donatori, anche quando essi… emigrano, o farmi nascere in gola un groppo che non riesce a trovare il modo di sparire, dirò che vi è pienamente riuscito.
In fondo si tratta solo del giornale che diamine! Ma il riceverlo qui a Genova, ha avuto per me, un particolare significato. Sono tornato, con il pensiero, al primo prelievo, in quella stanzetta che avevano all’Ospedale e in una lunga carrellata ho rivisto tutto il periodo vissuto con l’A.V.I.S.
Ho fatto un po’ di processo a questi anni, ho esaminato i successi e gli insuccessi, le discussioni, gli accordi, i disaccordi, tutto ciò insomma che è stato vita dell’A.V.I.S. durante questo tempo.
Ebbene, caro Marchetti, ti dirò, sono orgoglioso, soddisfatto ed orgoglioso di avere appartenuto all’A.V.I.S. di Savona. Poiché, come il Beppe e socio dell’articolo su “Noi dell’A.V.I.S.”, sono stato recentemente al centro trasfusionale, per il mio ultimo prelievo in codesta sede, ed ho veduto ciò che si è fatto, ho saputo ciò che si farà, debbo proprio confessare che la capacità, la volontà dei dirigenti dell’A.V.I.S. non conoscono ostacoli.
Mi viene da pensare a quando verrà scoperto un altro pianeta abitato, l’A.V.I.S., sono certo, avrà attrezzato un razzo-emoteca, pronta a salassare gli abitanti di quel nuovo mondo. Ciò detto, caro Marchetti, non so trovare le parole per ringraziare l’A.V.I.S.
Per il giornale inviatomi, per avermi dato la possibilità di essere un donatore di sangue, per l’onore e la stima concessami.
Con il cuore, grazie.
Augurando all’A.V.I.S. un luminoso avvenire, ti prego gradire ed estendere a tutti i miei migliori saluti.
E. M.